La
“programmazione”, in tutte le sue coniugazioni o sfumature, non è mai stata un
punto forte dell’Amministrazione Spina.
E’
per questo, probabilmente, che nel corso di questi anni troppo spesso ci si è
ritrovati a far fronte a debiti fuori bilancio ingenerati da situazioni di
“somma urgenza”, imposti dalla necessità di risolvere gravi problematiche che,
al contrario, sarebbe stato meglio prevenire sin da subito (si pensi agli
interventi sulla processionaria, ai rattoppi del manto stradale in alcune zone
del paese, ecc.).
E
così, mentre Molfetta annuncia in pompa magna i primi nomi altisonanti di un
cartellone estivo da far rabbrividire persino il capoluogo regionale, la nostra
Bisceglie, ahimè come al solito, rimane silente.
Dovremmo
forse ridurci per l’ennesimo anno a vedere annunciate iniziative o concerti che
in realtà poi non si terranno.
Dovremmo
forse
ridurci ancora una volta ad annunciare il cartellone estivo a luglio, magari
infarcendolo di sagre e festicciole di breve respiro?
Speriamo
davvero di no.
I
vantaggi derivanti dall’annunciare con largo anticipo gli eventi estivi sono
evidenti: qualsiasi turista che trovandosi a prenotare le proprie vacanze
estive nei mesi di aprile/maggio, dovesse imbattersi in un festival o
nell’annuncio di un concerto o di un evento di grido a Bisceglie, potrebbe,
anche solo per questo motivo, decidere di trascorrere le sue vacanze estive
nella nostra città, scoprendone le sue bellezze.
Ed
allora si parta subito con la programmazione estiva, con nomi all’altezza della
storia culturale che ha sempre contraddistinto la nostra città, magari
delocalizzando gli eventi in tutta la città, senza esclusione di alcun
quartiere, in maniera tale da rilanciare l’economia del paese.
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