Puntualmente l’arrivo della bella stagione a
Bisceglie porta con sé, oltre che la voglia di mare e di vacanze, una serie di
problemi da affrontare.
Così torna ad essere d’attualità un
fenomeno triste e pericoloso come il randagismo. Risale a qualche giorno fa l’attacco di un
branco di cani randagi ai danni di un concittadino.
Appare evidente che in una cittadina come
la nostra, che vuole fare del turismo uno dei settori trainanti l’economia
locale, non è possibile indugiare ancora nell’affrontare e risolvere la
questione randagismo.
Oggi gli slogan da campagna elettorale
lanciati da più parti solo per raccogliere consensi sono lontani, ma il
problema si è aggravato e diventa indispensabile mettere in atto una strategia
che oltre a tutelare la salute e la sicurezza pubblica, risulti efficace nel
controllo e nel ridimensionamento dei randagi.
Pertanto la FGCI di Bisceglie ritiene
prioritario potenziare l’opera di controllo sul territorio, avvalendosi di figure
competenti (veterinari, accalappiacani, volontari) che possano fare un
censimento dei randagi sul territorio (microchippandoli e stilando un’anagrafe
dei cani) e applicando procedure di sterilizzazione degli esemplari per tenerne
sotto controllo il numero.
Gli animali così raccolti e curati,
sarebbero certamente più facili da collocare all’interno delle famiglie
biscegliesi tramite adozione, poiché inciderebbero decisamente meno
sull’economia di ogni nucleo familiare. Ciò potrebbe avvenire nel pieno
rispetto dei nostri amici a quattro zampe, salvaguardando e tutelando la
sicurezza e la salute pubblica di noi cittadini, ma anche garantendo migliori
condizioni di vita ai randagi, oggi costretti ad aggirarsi per le vie cittadine
alla ricerca di sostentamento.
Infine riteniamo doverosa una seria
campagna di sensibilizzazione degli abitanti per poter realizzare un corretto
rapporto uomo-animale, che tuteli le condizioni
di vita degli animali da affezione e promuova la protezione degli stessi,
sanzionando pesantemente chiunque infranga le norme vigenti in materia.
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