sabato 11 ottobre 2014

L'ULTIMO INGANNO DEL GOVERNO

Il Partito dei Comunisti Italiani e la FGCI di Bisceglie intendono mettere in guardia i lavoratori e l'intera cittadinanza dall'ennesimo inganno del governo Renzi. Dopo la votazione in Senato della riforma Jobs Act si confermano scenari inquietanti nel mondo del lavoro, già messo in ginocchio dalla disoccupazione e dal precariato ormai dilaganti.
Questo esecutivo, scavalcando e minacciando il Parlamento attraverso il voto di fiducia, in piena coerenza con i governi precedenti, continua a colpire i lavoratori e quanti da sempre pagano i costi di politiche scellerate e classiste. Le misure economiche, lungi dall'avere al centro un criterio di redistribuzione della ricchezza, colpiscono i diritti e i salari di chi vive del proprio lavoro, aumentando diseguaglianze e prevaricazione e mettendo in discussione la dignità stessa del lavoro come nel caso dell'attacco all'articolo 18.
Non si supera la crisi economica riducendo i diritti faticosamente conquistati dalla classe operaia, ma estendendo gli stessi ad altre categorie di lavoratori, ad esempio le “false” partite iva, che pure risultando lavoratori autonomi al fisco, in realtà operano sistematicamente per conto di aziende senza poter godere dei diritti dei lavoratori dipendenti. Non è aumentando il precariato che si esce dalla crisi!
Questo purtroppo è ciò che si cela dietro le sigle e gli slogan altisonanti tanto cari a Renzi, banali trovate pubblicitarie da televendita mediasettiana attraverso le quali maschera lo smantellamento dello statuto dei lavoratori.
L'ultimo bluff riguarda il TFR che il governo vorrebbe “magnanimamente concedere” in parte in busta paga ogni mese: SONO SOLDI DEI LAVORATORI, il governo non regalerebbe nulla! Anzi il tfr al termine della carriera lavorativa dovrebbe servire a integrare le pensioni spesso insufficienti per poter condurre una terza età dignitosa.
Inoltre ci appare assurdo parlare di Trattamento Fine Rapporto quando il tasso di disoccupazione e precarietà nel nostro Paese è in costante aumento. Sarebbe auspicabile invece occuparsi delle modalità con cui favorire l'inizio dei rapporti lavorativi, specie delle giovani generazioni, e della loro stabilizzazione.
Per queste ragioni il PdCI sostiene le proteste che in questi giorni mettono fortemente in discussione questo modello di sviluppo, fra queste la grande manifestazione nazionale promossa dalla CGIL e da altre sigle sindacali prevista a Roma per il 25 ottobre.

Invitiamo tutte le persone che ancora si riconoscono nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori come valori di base della Sinistra a prendere parte attivamente alle manifestazioni pacifiche di protesta conto le misure antipopolari e ultracapitalistiche del governo, che rischiano di riportare il mondo del lavoro in Italia ad una condizione ottocentesca fatta di padroni e servi.

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